Generalità

Nel Devoniano, circa 400 Milioni di anni fa, un gruppo di primitivi aracnidi si isolò ed iniziò il suo percorso evolutivo. Come molti altri “tentativi”, generati dal caso, quel gruppo sarebbe potuto finire rapidamente vittima dell’estinzione, ma così non è stato. Si è invece evoluto, ha superato glaciazioni, estinzioni di massa, meteoriti e competizione con gli altri gruppi animali. Quel gruppo, ora, ci si presenta differenziato in una moltitudine di forme diverse e gli abbiamo dato anche un nome: Opiliones.

Questo ordine di Aracnidi deve il suo nome al naturalista Martin Lister, che per primo lo coniò nel 1678, ed a Carl Jakob Sundevall, che nel 1833 li descrisse in maniera formale onorando il nome scelto da Lister. L’etimologia del termine “ōpĭlĭo” è latina, compare nella commedia di Plauto intitolata “Asinaria” e datata tra il 211 ed il 206 a.C., con il significato di “pastore”; successivamente compare nelle Bucoliche di Virgilio, tra il 42 ed i l39 a.C., con il significato di “pecoraio”. Probabilmente, la scelta di tale nome è dovuto al fatto che, come i pastori sostano spesso su rocce o zone sopraelevate per osservare il bestiame al pascolo, gli opilioni hanno il corpo quasi sempre sollevato sulle lunghe zampe. Un’altra possibile spiegazione è data da Thomas Muffet e si rifà al nome comune inglese con cui vengono chiamati, “shepherd spiders”, per la credenza popolare che i campi in cui gli opilioni abbondano fossero degli ottimi pascoli per le pecore.

Il nome comune “opilioni” è una semplice italianizzazione dal latino Opiliones. In inglese, invece, sono conosciuti come “harvestmen” oppure “daddy longlegs”. Il primo termine si rifà ad harvestman, il mietitore, probabilmente perché molti opilioni risultano abbondanti durante la stagione del raccolto; il secondo fa riferimento alle lunghe e sottili zampe di cui gran parte delle specie sono muniti. Quest’ultimo termine può comunque generare confusione essendo utilizzato anche per i Ditteri della famiglia Tipulidae e per i Ragni della famiglia Pholcidae.

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